sabato 25 ottobre 2008

Foto del libro "The Xutan Papers"

Oggi ho finalmente pubblicato le foto del libro "The Xutan Papers".
L'album con le foto le trovate su Picasa
FATE CLIC QUI per vedere l'album.

Il libro è di 225 pagine, stampato su carta della cartiera Southworth USA e parte con carta delle Cartiere Favini Italia (Il nome è brutto ma si chiama così). Ogni sezione e documento ha un tipo di carta associata.

Tutto il libro è stato completamente realizzato da me: testi, loghi, scritte, impaginazione e grafica. Le immagini provengono dall'archivio della Library of Congress ed essendo passati 70 anni dalla loro pubblicazione sono passate in pubblico dominio.

Grazie per l'attenzione
Andrea Bigiarini.


giovedì 18 settembre 2008

SU PARADOSSI E FUTURO DELL’UMANITA’

Gli abitanti della dimensione parallela sono a tutti gli effetti degli alieni, seppure terrestri non appartengono né alla nostra dimensione cognitiva, né al nostro passato: sono totalmente di un altro mondo.
Le dimensioni parallele non soffrono di paradossi tipo quello famoso detto “Dell’omicidio del nonno”, per quanto riguarda i viaggi nel tempo.
In una dimensione parallela uccidere tuo nonno non implica la tua non-nascita, in quanto seppure identico in tutto e per tutto a tuo nonno è in un piano cognitivo totalmente diverso.
“The Xutan Papers” offre una serie di scappatoie che sono la delizia di ogni sceneggiatore, la dimensione parallela è una di queste.
E’ sia dimensione parallela che viaggio nel tempo, in quanto ci troviamo davanti ad una realtà-clone che vive nel nostro identico passato. Le differenze di questo passato lo rendono ancora di più interessante agli occhi del pubblico.
Questa realtà al passato inoltre non ha le certezze di un futuro scontato e conosciuto.
Suppergiù la storia si è comportata in modo simile al nostro ma non è detto che il loro futuro sarà identico al nostro presente, è ancora tutto da scoprire e cela delle grandissime incognite, ecco perché “The Xutan Papers” è strutturato per diventare una saga con tutte le componenti di Star Wars (un impero aggressivo invade uno pacifico), del Signore degli Anelli (tutta la sfilza di centinaia di divinità sia centro-americane che nativo americane che la loro affascinante mitologia), tutta la fisica e la scienza di Star-Trek (The Xutan Papers si basa rigidamente sulle teorie della Fisica Quantistica attuale), ed in più tutti gli ampi spazi del Far-West, gli sfarzi e la pazzia della Belle Epoque ed un intreccio storico, politico e religioso totalmente unico.

Il tanto atteso “contatto” di civiltà del nuovo millennio non avviene con essere discesi da immense astronavi vestiti con brillanti tute spaziali in fibra di zircone ma avviene con persone che parlano in modo affettato, vestiti con elegantissime giacche e cravatte che a malapena riescono a librarsi in volo con biplani o dirigibili.
Una situazione come questa spara un colpo alla tempia ai vari Aasimov, Zelansky, etc facendo crollare oltre 60 anni di letteratura, film e situazioni fantascientifiche annullando ogni stereotipo Sci-Fi.
Questi alieni, saranno ancora più cinici dei peggiori razziatori spaziali che potrebbero invaderci da un giorno all’altro:
Hanno saputo, studiando le antiche profezie Hopi e Maya che forse il nostro mondo potrebbe finire tra 5 anni.
Per la legge della “Sincronicità” se la stanno facendo sotto che forse per un errore di calcolo anche il loro mondo potrebbe finire tra cinque anni.
Per via della non-conquista del Centro-America da parte degli spagnoli ancora templi e documenti sacri Maya sono del tutto integri ma non possono né avvenire scavi archeologici, né essere esaminati: esempio la tomba di Pacal Votan nascosta sotto il tempio delle iscrizioni a Palenque (che anche questa riporta la fine della quarta era).
Una indagine che viene fatta viaggiando tra le due dimensioni, confrontando reperti e prove di una con l’altra, per poi venire alla conclusione nella quale concludono il collegamento con noi dicendo: “Scusate amici, ma abbiamo confrontato tutte le prove e la conclusione è che a voi resta meno di 5 anni e a noi rimane ancora 102 anni per non ridurre le terra una pattumiera come l’avete ridotta voi, scusate il disturbo e buona fortuna. Ah se vi dovesse servire un qualcosa per come accendere il fuoco o difendersi dagli animali non vi preoccupate ritorneremo il 2 gennaio del 2013, finite le vacanze, a darvi una mano.
Ci rendiamo conto di quanto sia fastidioso e inopportuno ritornare nel paleolitico dopo aver vissuto davanti ai televisori al Plasma da 55 pollici …” sempre con quel tono distaccato e affettato tipico dei post-vittoriani.
Certo loro si possono ancora salvare, l’industrializzazione da loro è iniziata solo 50 anni prima e la loro scienza non è orientata sulla combustione ma sull’elettricità e la fisica quantistica .
Non saranno e non vorranno essere fessi come noi, anche perché dopo siglato l’accordo “Oklahoma” con l’Alleanza di Quattro Angoli il Capo Hopi “Tre-Cervi” del Clan dell’Orso annuncerà, sia al capo del Fronte di Liberazione Nazionale Americano, sia al delegato del Governo degli Stati Uniti, della prossima venuta de il “Purificatore” nella nostra dimensione.
Per chi non lo sapesse il “Purificatore” è una semi-divinità indiana, ma è un uomo bianco, che ritornerà sulla terra (venendo da Ovest e portando l’angolo mancante della tavoletta sacra Hopi) a rimettere ordine e armonia nella natura.
Farà uscire le sue forze di distruzione dalla “Danger Cave” nello Utah per distruggere totalmente il genere umano, dopo aver portato al riparo indiani e persone che vivono in armonia e rispetto con la natura.
Il “Purificatore” è un’ambientalista dai modi spiccioli, non l’ho inventato io ma appartiene alla mitologia indiana delle tribù del Sud-Ovest.
Indiani d’America, Maya e Aztechi appartengono allo stesso ceppo etnico, hanno divinità e mitologia diversa ma tutte queste civiltà sono concordi solo su un fatto: nel solstizio d’inverno (21 Dicembre) avverrà la fine di questa era per dare l’inizio ad una nuova.
Quelli che erano più ferrati in astrologia erano in Maya, che addirittura hanno calcolato la “Salita di Venere” un migliaio di anni dalla prima comparsa di un telescopio e di un computer: 13 Agosto 3113 A.C. - Data d’inizio del loro calendario chiamato “Conto Lungo”.
Adesso che sappiamo l’inizio del loro calendario vi dirò anche in quale giorno finisce, che corrisponde anche alla “Discesa di Venere” dal nostro cielo.
E’ durante un solstizio d’Inverno, il Soyal per gli Hopi, il 21 Dicembre 2012.
Diluvio, inversione dei poli magnetici terrestri, tempeste solari, effetti causati dall’inquinamento globale, mah… fate un po’ voi.
A dire il vero spero che tutti abbiano preso una cantonata pazzesca, non potrei godermi abbastanza le royalties derivate da questo progetto ☺

Certamente in “The Xutan Papers” la fine dell’era arriverà puntuale, al giorno prestabilito, e come dicono altri veggenti e altre mitologie, anche all’ora prestabilita è alle 11:11 del 12 Dicembre del 2012, quindi non prendete impegni per quella data (non ci hanno detto però su quale fuso orario).
A mezzogiorno del 12 Dicembre, sempre nella finzione, veniamo ricacciati all’età della pietra: niente elettricità, niente gas, niente internet, niente di niente. I pochi computer portatili, sempre se non sono stati irradiati da una tempesta solare magnetica, smetteranno di funzionare ottimisticamente due giorni dopo e con loro tutto lo scibile umano, sempre che vostra moglie non lo abbia scaricato prima giocando ai “Sims”.
Nella nostra dimensione parallela non riporteranno neanche la notizia, dovrebbero ammettere al Congresso che stavano facendo esperimenti dimensionali e dicendo loro che non hanno mosso neanche un dito per salvarci sicuramente avrebbero dei problemi a ricevere ulteriori fondi, sono egoisti, bastardi e cinici.
Alla fin fine sono un clone esasperato del nostro mondo.
Adesso prendete dei bravi sceneggiatori di Hollywood e fateli andare avanti e indietro nel tempo a raccontare episodi, un po’ dell’altra dimensione che è sull’orlo di una guerra mondiale sul suolo degli Stati Uniti, un po’ dei poveri cristi superstiti della nostra vecchia e amata terra che debbono fare i conti con le forze che il Purificatore ha sguinzagliato per fare secchi tutti gli umani.
Avete capito l’elasticità della situazione che ho creato: La storia iniziale è solamente un “Pilota”, una introduzione ed il trampolino per il lancio di altre centinaia di storie, buone per il cinema, la televisione, i fumetti ed i video-games.
Tutte le civiltà del mondo affermano di essere stati aiutati nella loro crescita culturale e tecnologica da esseri divini venuti dal cielo.
Quello che attenderà i superstiti della razza umana nel prossimo secolo sarà quello di essere visitati da signori in Tight e cravattino che con toni estremamente educati e con baffi impomatati porteranno loro in dono delle lampade a petrolio.
Si avete letto bene, petrolio.
E più avanti forse gli insegneranno anche ad estrarlo ed a impiegarlo e dire loro che il futuro passa da lì.
Sono proprio dei bastardi questi alieni.


venerdì 12 settembre 2008

PULPOLOGY


"The Xutan Papers" ha una impronta fortemente "Pulp" di inizi '900.
Ecco quindi una piccola guida su come scrivere racconti o romanzi in perfetto stile "Pulp" che siano compatibili con il mondo di "The Xutan Papers".
©Andrea "B-Ja" Bigiarini
All Rights Reserved


martedì 12 agosto 2008

Monogram Reference

Ma cosa sono quei monogrammi criptici che appaiono nei post?
Ecco una breve spiegazione a vostro uso e consumo:

Questo monogramma significa che il post è stato fatto dal signor Andrea Bigiarini in persona sotto nostra indicazione usando il Mind-Scan.
Non merita né attenzione né attendibilità.

Questo monogramma invece significa che è stato fatto da uno dei nostri fidati impiegati della "Payer Geographic Society" e merita attenzione e attendibilità.




Ulteriori informazioni su codici o cifrari nascosti verranno pubblicati in questo diario che voi chiamate "Blog"

Grazie per l'attenzione
Julius Vankoffer
Payer Geographic Society


La civiltà Maya/Azteca di oggi (Note)


ORDINAMENTO POLITICO-SOCIALE
La società Maya è divisa in caste rigorose, difficilmente un’individuo di una casta inferiore ha la possibilità di tentare la scalata ad una superiore, nemmeno con il matrimonio, solo per meriti Religiosi o militari.

Le caste sono così divise dalla più alta alla più bassa:

1. Halac Uinic – “Il vero Uomo” – Il sommo capo dello stato e della chiesa, il Dio Quetztalcoatl vivente, con potere di vita o di morte su ogni suddito.
2. Almehen – “Quelli la cui discendenza in entrambe le linee è conosciuta” – E’ l’aristocrazia di discendenza principesca o divina. Il solamente guardare un Almehen è considerato un crimine.
3. Ah Kin – Sono i 7 alti sacerdoti che hanno potere sulla religione, questo potere si trasmette per via ereditaria.
4. Macehuales – Sono i sacerdoti e i nobili che molto spesso hanno anche incarichi governativi.
5. Xiuinic – “Uomo del Fuoco” – Sono i guerrieri di alto grado, una specie di elite aristocratica militare, ma di discendenza borghese.
6. Yalba Unicob – “Uomini Inferiori” – E’ la maggioranza della popolazione: operai, contadini, commercianti e soldati.
7. Poentacoao – Sono gli schiavi, tali per nascita, ridotti in tale condizioni per crimini compiuti, prigionieri di guerra e gli orfani.
8. Gli “Anglo” – I coloni Anglo sopra e sotto la “Striscia di Santa Fe” sono considerati dai Maya a livello dei Poentacoao.
Hanno locali e zone nelle città proprie (Ghetti), a loro non è possibile accedere a nessun incarico statale, pubblico o militare. Se colpevoli di qualsiasi reato vengono giustiziati sul posto o sacrificati. Nelle zone del Mayab del Nord si parla come seconda lingua l’inglese, non permesso dalle autorità. L’inglese, la storia e la cultura Anglo-Europea viene insegnata in scuole illegali supportate dall AAFF. Tali scuole vengono considerate dalle autorità cellule eversive e nuclei rivoluzionari, come le chiese cattoliche e protestanti.


RELIGIONE
Halac Uinic, il sommo sovrano, chiamato anche “Mah K’ina”, è la reincarnazione di Ahau Kin (“Signore del Volto del Sole”) sulla terra.
Il Pantheon Maya è composto da circa 166 divinità, divise in minori e maggiori più le divinità del vecchio culto Azteco da cui differisce solo il nome e alcune associazioni.

ARTE E CULTURA
L’arte Maya è soprattutto legata alla costruzione e decorazione di centri di culto o di potere.
La forma d’arte più apprezzata e diffusa è l’architettura. Nei grandi centri vengono costruiti templi, statue e monumenti che ricordano scene dei libri sacri o mitologiche.

La pittura e la scrittura (da sempre legati) vengono considerati strumenti sacri e gli artisti e scriba tenuti in grande considerazione per via della loro "itz'at", una forma di concepire l'arte come comunicazione con le divinità stesse.

Scrittura e lettura di testi sacri è proibita alle classi Yalba Unicob e Poentacoao.
Non esistono riviste o quotidiani,come non esistono radio o televisione.
L’informazione avviene oralmente dagli Yaxbac, una specie di bardi o cantastorie, che regolarmente e capillarmente sono diffusi in tutto il territorio del SOM.

Gli Yaxbac sono sotto il diretto controllo dell’Oxmal, la polizia segreta.

Regolarmente l’Oxmal sequestra e distrugge centinaia di libri immessi regolarmente dall’ AAFF in lingua inglese. Essere in possesso di queste pubblicazioni è punito con la pena di morte.
Il “New Dawn” è un movimento artistico-culturale dell’AAFF, ma non ci sono molte notizie su di loro.

La scrittura usata da tutti gli abitanti dell’impero è un maya semplificato senza l'uso di ideogrammi e suffissi fonetici come la antica scrittura, solamente usata per testi sacri e regali.
La scrittura semplificata fun un'innovazione presa dagli inglesi, agli inizi del '700, per semplificare la burocrazia ai tempi della loro alleanza.
La scrittura semplificata usa l'alfabeto romanico per riprodurre i 250 fonemi della lingua parlata.
Inglese, francese, spagnolo, tedesco e russo vengono insegnate alle caste nobiliari per affrontare la carriera diplomatica. Queste scuole di interpreti delle maggiori lingue mondiali sono l'orgoglio dell'istruzione Maya.

Ai cittadini comuni è proibito imparare altre lingue, soprattutto l'inglese, vengono invece incitati a studiare le vecchie lingue e i dialetti antichi.
Ilo Nauhatl è la lingua ufficiale dello stato fino dai tempi della riunificazione di Tutul-Xiu.

ARTE E CULTURA
L’arte Maya è soprattutto legata alla costruzione e decorazione di centri di culto o di potere.
La forma d’arte più apprezzata e diffusa è l’architettura. Nei grandi centri vengono costruiti templi, statue e monumenti che ricordano scene dei libri sacri o mitologiche.

La pittura e la scrittura (da sempre legati) vengono considerati strumenti sacri e gli artisti e scriba tenuti in grande considerazione per via della loro "itz'at", una forma di concepire l'arte come comunicazione con le divinità stesse.

Scrittura e lettura di testi sacri è proibita alle classi Yalba Unicob e Poentacoao.
Non esistono riviste o quotidiani,come non esistono radio o televisione.
L’informazione avviene oralmente dagli Yaxbac, una specie di bardi o cantastorie, che regolarmente e capillarmente sono diffusi in tutto il territorio del SOM.

Gli Yaxbac sono sotto il diretto controllo dell’Oxmal, la polizia segreta.

Regolarmente l’Oxmal sequestra e distrugge centinaia di libri immessi regolarmente dall’ AAFF in lingua inglese. Essere in possesso di queste pubblicazioni è punito con la pena di morte.
Il “New Dawn” è un movimento artistico-culturale dell’AAFF, ma non ci sono molte notizie su di loro.

La scrittura usata da tutti gli abitanti dell’impero è un maya semplificato senza l'uso di ideogrammi e suffissi fonetici come la antica scrittura, solamente usata per testi sacri e regali.
La scrittura semplificata fun un'innovazione presa dagli inglesi, agli inizi del '700, per semplificare la burocrazia ai tempi della loro alleanza.
La scrittura semplificata usa l'alfabeto romanico per riprodurre i 250 fonemi della lingua parlata.
Inglese, francese, spagnolo, tedesco e russo vengono insegnate alle caste nobiliari per affrontare la carriera diplomatica. Queste scuole di interpreti delle maggiori lingue mondiali sono l'orgoglio dell'istruzione Maya.

Ai cittadini comuni è proibito imparare altre lingue, soprattutto l'inglese, vengono invece incitati a studiare le vecchie lingue e i dialetti antichi.
Il Nauhatl è la lingua ufficiale dello stato fino dai tempi della riunificazione di Tutul-Xiu.

Andrea "B-Ja" Bigiarini

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The Xutan Papers Logos

Come l'Impero Mexica fu Riunito

Maya, Aztechi e etnie minori
Come questi popoli furono riuniti

Nel periodo compreso dal 1000 a.c. ed il 900 d.c. i popoli della Meso-America svilupparono i tratti di una cultura comune di gran lunga superiore a tutte le altre civiltà del Nuovo Mondo.
Questa cultura rese possibile la costruzione di meravigliose città, spaziando tra quelle Maya nel Peten alle maestose città Atzeche di Teotihuacan e Cholula negli altipiani.

Attorno al 1450 emerse una nuova nazione chiamata l’Impero Azteco della Triplice Alleanza, era guidata dai popoli Mexica di Tenochtitlan e governata dall’Imperatore Azteco Motecuhzoma I (1440-1468) .

Sotto la direzione dell’impero la Triplice Alleanza inziò ad espandere i loro confini, sviluppando nuove tecnologie di guerra e impiegando un’antica forma di sacrificio rituale terrorizzando e sottomettendo i nemici creando al tempo stesso una rete capillare di tributi di guerra.

Nello stesso periodo un secondo gruppo di tribù Azteche si organizzarono in una federazione di città stato a sud est di Tenochtitlan, erano i Toltechi-Chichimechi fieri discendenti delle tribù ancestrali che avevano occupato questa regione. Le tre maggiori città-stato Tlaxcala, Huetzotzinco e Cholula intrapresero una guerra contro La Triplice Alleanza durata circa 75 anni.

I Mixtechi e gli Zapotechi, contemporanei alla nazione Azteca, formarono un’alleanza per combatterli. Questi due popoli fusero le loro multiple dinastie espandendo la loro sfera di controllo fino a dominare tutto lo stato di Oaxaca tramite intrighi di corte, sposalizi mirati, assassini e guerre di confine.

La guerra era la primaria fonte di ricchezza per tutti i popoli Meso-Americani, i vinti resi schiavi avrebbero fornito forza lavoro e i tributi richiesti avrebbero riempito le casse dei vincitori.

Alcune date salienti
1428 - Le città di Tenochtitlan e Texcoco corrono in aiuto delle città di Huexotzinco e Tlaxcala distruggendo Azcapotzalco. La Triplice Alleanza viene siglata tra Tenochtitlan, Texcoco e Tacuba.

1440 – Motecuhzoma I ascende al trono dei Mexica. Assieme a suo fratello Tlacaelel ed il re dei Texcocani Nezhualcoyotl progettano il corso per le future espansioni dell’Impero dell Triplice Alleanza.

1458 – Atonal, signore della città di Coixtlahuaca fa uccidere un gruppo di mercanti considerati spie della Triplice Alleanza. Un’armata di 300.000 soldati della Triplice Alleanza invade Oaxaca, truppe Azteche e Mixteche provenienti dalle città di Tlaxcala, Huexotzinco, Tlaxiaco e Tilatongo giungono in aiuto a Atonal asserragliato a Oaxaca ma tuuto è inutile, la città cade e il suo signore Atonal uciso tramite Garrota.

1468 – 1481 L’ imperatore dei Mexica Axayacatl intensifica il conflitto contro le città di Tlaxcala e Huexotzinco e viene intrappolato e schiacciato ad ovest dalle truppe Tarascane .

1486 – Per consolidare il dominio imperiale della Triplice Alleanza in Oaxaca, il nuovo imperatore dei Mexica Ahuitzol entra nella valle di Oaxaca attraverso la città di Huitzo. Il signore Zapoteco di Zaachila Cociyobi forma un’alleanza temporanea con i Mixtechi capeggiati dalle città di Achiutla e Cuilapan. In questa azione i Mixtechi soffrono gravi perdite.

1489 – Nasce a Tikal, area del Peten, Tutul Xiu il giorno 3 Muluk 12 Muwan nel Kin 203 della Notte Blu Galattica, nel giorno 25 della Luna Spettrale (26 Maggio). I sacerdoti che analizzarono la sua data di nascita, come veniva fatto per ogni neonato, questo fu quanto dichiarò il sacerdote:
“Io armonizzo seguendo il Sogno, modello l’intuizione e porto il sigillo dell’abbondanza. Aiutato dal Tono Galattico della Integrità sono guidato dal potere del successo”.

1493 – 1496 Le città di Jaltepec, Zaachila e Mitla sono conquistate da Ahuitzol. Cocijoeza diventa signore di Zaachila ed il locale antagonismo con i Mixtechi si intensifica quando le città di Cuilapan e Yanhuitlan formano un’alleanza competitiva . Cocijoeza offre all’armata di Ahuitzol il diritto di passaggio nella campagna di Soconusco.
L’armata della Triplice Alleanza viene intrappolata a Guiengola dalle truppe di Cocijoeza e dei Mixtechi provenienti da Tialntongo. Dopo sette mesi di assedio gli Aztechi scelgono la pace, la figlia di Ahiutzol sposa Cocijoeza e stabilisce la nuova capitale Zapoteca a Tehuantepec.

1500 – Inizio dell’espansione Maya nei territori ad est.
L’armata condotta dal mitico capo Tutul-Xiu può contare su 300.000 unità, per la maggior parte composte da truppe perfettamente addestrate e una rete logistica avanzata.
Logistica, movimento, rete informativa e attacchi sparsi mirati furono le chiavi della tattica che avrebbe portato alla vittoria di Tutul-Xiu.


Logistica
La logistica è del tutto sconosciuta in tutte le etnie del Nord-Ovest (Atzeche e Mixteche) che avevano un raggio di azione limitato, l’assenza di un sistema di rifornimento veniva rimpiazzato da una richiesta di tributi alle popolazioni locali o tramite razzie delle stesse con tutti i problemi che ne derivano. Molto spesso questo portava ad avere truppe sottoalimentate.

Movimento
Le truppe della Triplice Alleanza si muovevano unicamente solo e sempre sulle stesse rotte commerciali che univano le città. Queste strade erano solamente per una piccola parte lastricate, erano strette e non permettevano il passaggio di più due persone l’uno accanto all’altro.
Gli attacchi dei guerrieri della Triplice erano basati sulla velocità ma il terreno impervio degli altopiani rallentava il movimento di grosse masse di soldati.
Viaggiando sempre per rotte conosciute molto spesso si trovavano in passi di montagna o strettoie dove facilmente potevano essere attaccati dall’alto senza alcuna possibilità di manovra.

Inoltre il grosso numero delle unità mosse dalla Triplice Alleanza proibiva gli spostamenti in un singolo massiccio gruppo, quindi le truppe venivano divise in diversi gruppi più piccoli ed inviati sulle rotte a distanza anche di giorni gli uni dagli altri con i problemi che ne conseguono: difficoltà di mantenere le comunicazioni tra i vari gruppi e possibilità di un gruppo di essere isolato dagli altri.

Rete Informativa
I Maya erano i migliori artigiani e commercianti di tutto il Meso-America ed i loro prodotti richiesti e distribuiti in tutto il centro america, soprattutto il cacao. I prodotti viaggiavano assieme ai componenti delle Gilde dei Mercanti devote a Ek Chuah, la divinità Maya del commercio e dell’inganno. Ek Chuah conosciuto come “Il leader nero della guerra”, “Lo Scorpione Nero”, Dio dei viaggiatori e dei mercanti e di coloro che cadono in battaglia e del cacao, sempre associato alla stella del nord, che mostra la via ai viandanti.
Le Gilde devote a Ek Chuah sono tutt’oggi delle associazioni di mercanti in cui tra le loro file molto spesso si celano delle spie che hanno il compito di raccogliere informazioni sul territorio nemico.

Queste informazioni riguardano il carattere politico, militare economico, sanitario ed essendo ottimi ed insospettati oratori e corruttori riescono in poco tempo a reperire qualsiasi tipo di informazione anche la più banale.
Gli Archivisti delle Gilde catalogano ed elaborano le varie informazioni ricevute che verranno poi analizzate dagli strateghi e dalla Polizia Oxmal (solo nei giorni nostri) .

Inoltre Tutul-Xiu aveva ideato e instaurato una rete per lo spostamento rapido delle informazioni, tramite i “corridori”, velocissimi atleti addestrati a percorrere grandi distanze evitando le strade battute.

Attacchi sparsi mirati
Nonostante in tutto il centro america vigeva l’accordo tacito tra nemici che l’inizio delle ostilità sarebbe seguito solo dopo un avvertimento e mai dopo al calar del sole, Tutul-Xiu capì l’importanza della guerriglia, degli attacchi di sorpresa soprattutto di notte.

Le truppe di Elite quali i “Guerrieri Giaguaro”, “Guerrieri Aquila” e “Guerrieri Freccia” in piccoli gruppi attaccavano gli accampamenti notturni delle truppe della Triplice Alleanza mai affrontandoli direttamente ma attaccando e ritirandosi nell’oscurità. Questo causava gravi danni sia fisici che nella mente dei guerrieri fiaccando il morale e seminando il panico tra le truppe colte di sorpresa.

Le truppe di Tutul-Xiu erano difficilissime da localizzare in quanto non eseguivano attacchi in una sola zona ma le azioni di guerriglia erano sparse in tutto il territorio della Triplice Alleanza.

Questi antichi “commandos” potevano contare su ripari durante le ore diurne organizzati dalle spie della Gilda dei Mercanti e sui rifornimenti della grande linea logistica Maya.

Da grande stratega innovatore Tutul-Xiu capì come mettere a suo profitto le carenze dell’esercito della Triplice Allenza, queste stesse tattiche serviranno poi la base del metodo di combattimento contro gli invasori spagnoli.

Date

1502 - Motecuhzoma II diventa imperatore, Jatelpec si ribella seguita dalle città di Tlaxiaco, Yanhuitlan, Achiutla e Cuilapan . L’ordine viene riportato e tutte e quattro le città riconquistate.

1504 – La città di Tlaxcala viene circondata, Motecuhzoma II spera di cancellare una volta per tutte i nemici di sempre.

1506 – Le truppe della Triplice Alleanza composta da una forza di 400.000 guerrieri attaccano la città stato rivoltosa di Tututepec e radono al suolo l’insediamento.

1512 – Dopo 12 anni di lotte di confine e di guerriglia con le forze della Triplice Alleanza e dopo aver fiaccato e ridotto il suo contingente a 100.000 uomini circa, Tutul-Xiu riunisce velocemente le truppe di Elite sparse nel territorio, invia un contingente di truppe fresche dallo Yucatan, Peten e territori annessi, sfonda le difese di Mitla, Yagul e Tèpotzlan e attacca la capitale dell’impero Azteco Texcoco.

Motecuhzoma II, ultimo sovrano Atzeco e capo supremo della triplice Alleanza, asserragliato a Texcoco e sguarnito per sopperire agli attacchi geopardizzati sul territorio, vista la situazione rende le armi agli assedianti accettando le divinità e le leggi Maya.
Per dimostrare la sua lealtà a Tutul Xiu fa sacrificare l’unico suo figlio maschio, il discendente al trono Mexanzinco e la figlia Uanaiu viene data in sposa a Tutul Xiu affinché il sangue delle due civiltà scorra all’unisono.
L’ultima azione che doveva compiere Tutul-Xiu era quella di conquistare i Tarascani, nemici giurati del popololo Azteco che per anni, dietro le loro fortificazione di confine, avevano resisitito agli assalti anche della potente Triplice Alleanza. I Tarascani furono anche loro sottomessi e tutti i maschi uccisi o sacrificati, ricevendo il plaudo e la stima di tutte le etnie della triplice. I Tarascani ricevettero la punizione per essere sempre stati indipendenti.

La Triplice Alleanza viene sciolta e le civiltà dell’area assorbite nel nuovo impero, Aztechi, Mixtechi, Zapotechi, Nahua, Otomì, Chichimechi e Huastechi faranno lo stesso, abbracciando l’ennesima alleanza , sia per timore che per bisogno.
Tutul Xiu si nomina Alac Huinic (Unico Uomo, sovrano) dell’impero.

Il nuovo Impero Maya adesso può contare su un esercito di circa 400.000 soldati, su una ventina di città-stato e su un fiorente sistema economico.

L’esercito Meso-Americano dei primi del ‘500

Vista sul campo di battaglia l’attuale armata del nuovo impero di Tutl-Xiu era impressionante. Mentre i soldati comuni indossavano una veste in cotone rinforzato chiamato Ichcaupilli tutti i soldati che avevano guadagnato uno status sul campo di battaglia erano vestiti di colori sgargianti, ogni colore denotava un grado militare.

Le uniformi variavano a seconda dei gruppi di combattenti in modo da permettere ai comandanti degli stessi di capire a distanza le posizioni dei propri uomini.

Anche i volti erano colorati con le insegne della brigata di appartenenza, disegni elaborati coprivano anche le parti esposte del corpo simboleggiando la fierezza del guerriero.

Gli ufficiali usavano grossi copricapi adornati con animali o simboli religiosi, questo permetteva alla truppa di seguire la posizione degli ufficiali nel campo di battaglia.

L’apparire del generale o dello stesso Alac Huinic sul campo di battaglia era di basilare importanza per il morale delle truppe, la sua discendenza divina era una benedizione ed un grosso incitamento per le truppe.

Lo scudo di un guerriero era la cosa più preziosa che potesse avere, intrecciato con tessuti resistenti e colorato con piume raccontava la vita del guerriero stesso, una rappresentazione della sua anima e nel corso delle battaglie da lui combattute venivano aggiunte altre “storie” grafiche delle sue gesta.
Quando un guerriero moriva veniva cremato assieme al suo scudo.

La promozione si acquisiva catturando nemici e lo status militare si rifletteva anche sulla vita sociale del militare, potevano anche essere assegnati titoli nobiliari per meriti conseguiti sul campo di battaglia. La nobiltà non solo portava privilegi ma portava anche l’assegnazione di terre.
L’unico modo che un popolano aveva per garantire una vita comoda alla propria famiglia era quello di distinguersi nei combattimenti e guadagnare reputazione, cariche nobiliari e terre da coltivare.

L’esercito, a grandi linee, era organizzato e diviso in Xiquipilli (reggimenti) di 8000 uomini ciascuno, questi a sua volta erano divisi in brigate di 400 uomini ciascuno e squadre di 20 uomini.
Lo spirito di corpo tra militari va oltre il lato militare e si estende anche nelle relazioni della vita sociale, fino a prendersi cura delle famiglie dei compagni caduti in battaglia.

La tattica preferita prima di Tutul-Xiu, era quella di portare il maggior numero di uomini su di una linea sola e caricare il nemico, la vittoria veniva raggiunta rompendo il fronte del nemico con le truppe shock e penetrando nel mezzo della linea avversaria e prendendo di fianco le truppe nemiche allo sbando. Le due manovre richiedevano coordinamento e tempi precisi che venivano scanditi sia dai tamburi, sia dalle trombe ricavate da conchiglie sia dallo sventolare di bandierine associate alle forze in battaglia da parte del generale che posizionato su di una collina soprastante supervisionava e dirigeva l’attacco in questo modo.

Le armi usate in battaglia variavano ma l’arma più usata a quei tempi era il Maquahuitl, una pesante spada di legno ai cui bordi erano incastonate delle affilatissime pietre di ossidiana di forma rettangolare. Altre armi in uso a quei tempi erano le fionde e gli archi, generalmente usate all’inizio della battaglia per dare il tempo alla prima linea di attaccare il nemico.

Venivano anche usate delle truppe di Elite per demoralizzare e provocare il morale, i Cuachiqueh e molto spesso erano seguiti da truppe di veterani elegantemente e riccamente vestiti, sempre per demoralizzare o spaventare il nemico prima dell’attacco.


Tattiche

L’inizio del combattimento iniziava a una distanza di circa 50 metri tra uno schieramento e l’altro dopodichè iniziavano a correre urlando il loro nome e battendo in modo ossessivo il loro scudo emettendo un fragore infernale.
Come abbiamo detto lo scopo era quello di rompere in fronte nemico nel mezzo e qui le tattiche potevano variare riguardo alla disposizione dei veterani e le truppe di Elite, maggior successo avevano i generali che disponevano uomini per allungare il più possibile la linea e avvolgere il nemico dai fianchi e allo stesso tempo riuscivano a tenere un forte centro per assorbire gli attacchi frontali.
Come la linea si rompeva l’esito della battaglia poteva variare e tutto era in mano alle capacità di ogni singolo combattente.
Le battaglie potevano durare alcune ore a seconda di quanti uomini disponeva il nemico per fare circolare il fronte, il campo di battaglia era coperto di parti smembrate di uomini data la natura brutale delle armi impiegate seppure la primaria importanza era di catturare il maggior numero di prigionieri, ma molti preferivano morire sul campo piuttosto che diventare schiavi o essere sacrificati alle divinità dei vincitori.
I combattenti più giovani ed inesperti erano quelli che venivano sempre catturati ed imprigionati con pesanti collari legno.

Gli attacchi portati dalle pesanti spade e le parate permettevano un’autonomia di combattimento di circa 15 minuti ed i guerrieri venivano alternati a truppe fresche in modo da tenere sempre compatta la inea del fronte. Se veniva rilevato un punto debole della difesa gli attaccanti usando forti fischi potevano avere truppe di supporto dalla riserve alle loro spalle. Se questo non poteva avvenire per qualche motivo, poteva essere comandato alla retroguardia di cercare di fiancheggiare il nemico con il rischio di indebolire il centro.
La massima espressione dell’Arte della guerra mesoamericana era quella di una finta ritirata in modo di attirare il nemico in una posizione di favore, questa tattica poteva essere messa in pratica solo da combattenti appositamente addestrati a questo che lavorando all’unisono riuscivano nel loro intento. Al seguito di questa tattica truppe nascoste in trincee scavate appositamente o coperte di paglia o mais, uscivano all’improvviso assaltando gli inseguitori.

La tattica della guerra di evasione veniva eseguita con un lavoro di sincronismo tra le truppe preposte in perfetta formazione ed i segnalatori. La guerra di posizione o guerra per il controllo del territorio era effettuata solamente in alcune zone del campo di battaglia dove il territorio (elevazioni) era considerato vantaggioso.

Una volta annientato il fronte e rotta la linea centrale i difensori si ritiravano sempre all’interno delle vicine città.

Le armi da assedio non erano molto sviluppate e non avendo linee di rifornimento per tenere un lungo assedio, gli assedianti dovevano arrangiarsi con scale costruite sul posto o arieti per sfondare le porte. La più ingegnosa difesa delle città, non molto fortificate, era come erano costruite le città, mai per linee verticali ed orizzontali come i romani ma strutturate a labirinti.
Una volta dentro gli assalitori neon potevano penetrare direttamente all’interno della città, dove risiedevano gli edifici di comando e templi, senza conoscere l’esatto percorso per arrivarci.
Per questo furono molto di aiuto le mappe disegnate dai “Pochteca” (spie) delle Gilde dei Mercanti Maya, che in modo dettagliato avevano studiato i punti di accesso e di fuga di ogni città della Triplice Alleanza.

I combattimenti più cruenti avvenivano sempre all’interno delle città e l’ultima roccaforte di difesa erano i templi. Alti fino a 100 metri, con scalinate ripidissime i difensori si arroccavano gettando pietre e lanciando frecce agli assalitori.


La Politica di vittoria

La brutalità degli assalitori dipendeva sempre dalla resistenza dei difensori, bruciare edifici o coltivazioni era fuori dall’ottica di quei popoli, la prima ragione era che non avrebbero mai distrutto quello che poi avrebbe dovuto ricostruire vincendo.
La seconda era che in caso di vittoria non avrebbero potuto richiedere tributi ad una città che non avrebbe potuto produrre niente. Inoltre una comunità con campi, edifici ed infrastrutture distrutti sarebbe stata presto abbandonata.

I re locali non venivano quasi mai giustiziati sempre riguardo ai tributi, mancando l’autorità locale sarebbe stato più difficile richiederli e sapere a chi chiederli.
Anche i templi e gli idoli locali non venivano mai distrutti in quanto direttamente correlati alla fertilità dei campi, inoltre avrebbero fiaccato il morale e la produzione dei nuovi sudditi.

Tutte le etnie mesoamericane erano spesso governate da regnanti che si dichiaravano diretti discendenti delle divinità o da qualcuno che aveva compiuto azioni sovrannaturali e conseguentemente non poteva essere sostituito da nessun’altro con la stessa linea di sangue.

Una pratica molto in uso, come abbiamo visto, era il matrimonio tra vinti e vincitori, questo sistema garantiva sia una stabilità nelle terre conquistate, sia un passaggio indolore e privo di rivolte dei sudditi tra un governante e l’altro.

Se doveva essere eliminato un monarca dei territori conquistati, questo avveniva a distanza di mesi dall’insediamento del nuovo ordine. Veniva imprigionato con tutta la sua corte, portato nella capitale degli avversari e sacrificato pubblicamente in pompa magna invitando i capi delle vicine comunità o città stato come monito a chi avesse considerato la ribellione.

Una cosa curiosa da notare che quando venivano sacrificati i vincitori presentavano loro stessi come “padre” ed i prigionieri come loro “figli”, forse per rendere ancora più preziosa l’offerta agli dei.