lunedì 11 agosto 2008

Quick History

Il S.O.M. - Sovrano Ordine Maya - fondato nel 1512 dal carismatico Imperatore Tutul-Xiu, riesce a resistere ai vari tentativi d'invasione da parte della Spagna dei territori centro-americani.
La tattica è attaccare gruppi sparsi, fare prigionieri, soprattutto tra i civili, per impiegarli nella costruzione di armi e all'insegnamento delle tecniche di fabbricazione delle stesse.

I cannoni che colpirono gli Spagnoli furono costruiti da altri Spagnoli resi in schiavitù dagli Imperiali del S.O.M.

Quello che dette una svolta importante all'economia dell'Impero Maya fu la monetizzazione sul mercato europeo dell'ingente quantità di oro, argento e preziosi grazie ad un accordo con l'Impero Britannico nel '600.

La Corona Inglese si offrì di capitalizzare le ingenti ricchezze Maya sul mercato Europeo, stimate circa 45 volte l'oro e argento posseduto da qualsiasi banca o stato in Europa, in cambio di un appoggio militare e logistico per la conquista dei territori dell'America dell'Est e una percentuale del 6% sulle contrattazioni dei metalli e dei preziosi.

Dalla metà del '600 il Sovrano Ordine Maya è uno degli stati più ricchi del mondo, il suo potere economico permette di creare "L'Alleanza della Grande Mano" che dichiara fratelli tutte le popolazioni indigene d'America. Il S.O.M. sovvenzionerà economicamente e militarmente tutte le etnie indiane del Nord nella lotta contro i bianchi invasori, un patto di non aggressione escludeva i coloni Inglesi.

L'idillio con gli Inglesi, ufficialmente, non si è mai sopito; nel '700 forte dell'appoggio di basi sul territorio Maya nel Golfo del Messico, la Marina Reale Britannica riesce ad avere il controllo di quasi tutto il quadrante Ovest dei Caraibi e Antille, da Trinidad alla Florida, relegando Spagna, Francia e Olanda in piccoli avamposti sempre più ad Est.

Alla fine del '700 il S.O.M. caccia da Cuba gli spagnoli dalla loro ultima roccaforte, instaura un Governo fantoccio sotto sua protezione.

Viene fondata "La Confraternita dei Caraibi" con capitale Nuova Havana, che fino ai giorni nostri focalizzerà il proprio business nella pirateria e nella tratta dei bianchi catturati con azioni mirate in territorio americano, francese e olandese.

Nel 1835 inizia una massiccia migrazione di lavoratori dell'impero Maya verso le maggiori città dell'Ovest del Texas, in seguito ad una carestia. l'integrazione è difficile soprattutto per il tipo di religione particolarmente ossessionata dai sacrifici umani e di sangue.

1846 - Rivolte nelle città di Brownsville, Laredo, Corpus Christi, San Antonio, Fort Stockton, San Angelo, Seminole tra cittadini americani e immigrati Maya residenti naturalizzati - Dopo una lunga serie di sparizione di centinaia di persone si scopre resti di sacrifici attorno luoghi clandestini adibiti al culto delle divinità Maya. Il Governo americano vieta tali culti in territorio americano. Nelle città al centro del Texas la popolazione naturalizzata Maya è quasi un terzo rispetto a quella americana.

1850 - Impossibile ristabilire l'ordine nelle città del Texas,. Durante un raid della Guardia Civile locale viene distrutto in un sotterraneo un tempio di culto Maya e ucciso un alto sacerdote di discendenza reale durante l'azione.

Il Sovrano Ordine Maya ordina la Guerra Santa contro gli Infedeli americani e ingenti truppe Imperiali attraversano il confine naturale del Rio Grande invadendo il Texas: hanno inizio i "Conflitti Texani" che termineranno nel 1884 con il "Trattato di Albuquerque" che definisce un'area cuscinetto tra USA e SOM chiamata "La Striscia di Santa Fè".
Metà del Texas e del New Mexico sono controllate dalle truppe Imperiali Maya, milioni di cittadini americani vengono considerati a livello degli schiavi, maltrattati, torturati e uccisi in nome di divinità che non ci appartengono.


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